Non si consuma meno acqua per effetto dei divieti, ma ad incidere sui prelievi in questi giorni sono le chiusure delle fabbriche. Tutta la settimana ferragostana si è mantenuta intorno ai 10 mila metri cubi, proprio la soglia auspicata dall'ordinanza pubblica. Ma si tratta di capire cosa succederà nei prossimi 20 giorni. Quelle che non sembrano risentire troppo del periodo siccitoso, sono le culture. “nessuna emergenza – dice il direttore dell'Ugraa Tonino Ceccoli – abbiamo soprattutto viti e ulivi che resistono bene al caldo, mentre i problemi ci sono stati a luglio con la grandine”. A soffrire con le alte temperature è però il verde pubblico. “innaffiamo con acqua che non preleviamo dall'acquedotto, ma la portiamo con i camion cisterna. Inoltre alcuni impianti sono autonomi. Ci stiamo attrezzando per averne sempre di più”. Conclude il direttore delle risorse agrarie. Il nuovo parcheggione dell'ospedale sarà dotato di cisterne per la raccolta di acqua piovana, nei parchi ausa, layala, falciano e torraccia si va nella stessa direzione. Sempre più autogestione anche per ridurre costi e manodopera, preferendo per rotatorie e verde pubblico specie che meno fiori stagionali e più resistenti arbusti fioriti.
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