Scattano da dicembre le sanzioni per chi non è a norma con gli impianti alimentati a gas naturale. Ma, ad oggi, su 17.000 utenti ne mancano ancora all'appello 4.500. E' quanto emerge dalla banca dati dell'AASS, aggiornata in tempo reale. Un numero che lascia interdetti gli stessi addetti ai lavori. Chi sperava in un adeguamento in massa dopo la lettera inviata nelle case inadempienti a metà maggio è rimasto deluso. All'invito hanno risposto solo in mille.
Eppure la legge parla chiaro. Chi non è in regola rischia di pagare da 250 a 5000 euro per ciascuna violazione. C'è chi si aspetta una nuova proroga. Del resto il decreto delegato, datato 2008, prevedeva la regolarizzazione entro il 2010, e da allora, ad ogni scadenza, c'è stato un rinvio. I problemi per mettere in moto la macchina delle sanzioni sono evidenti. E' prevista, ad esempio, la figura di tecnici super partes che verifichino sul campo le inadempienze. Il loro ruolo è fondamentale per il rispetto del decreto stesso. Ma chi siano non è ancora dato saperlo. Capitolo sanzioni: saranno comminate dal Comandante della Polizia Civile o dal Dirigente del Dipartimento di Sanità Pubblica. Un lavoro che richiede tempo e preparazione. Ci si chiede inoltre se l'AASS sia attrezzata a sopportare l'impatto con gli utenti sanzionati. Difficile credere che in due mesi 4.500 possano mettersi a norma. Ed è lecito immaginare l'onda di proteste in seguito a controlli e relative multe. Infine, una raccomandazione: il libretto non è in regola se compilato da ditte o professionisti italiani. “A meno che non siano iscritti – precisa l'Azienda dei Servizi – alla Camera di Commercio sammarinese”.
Monica Fabbri
Eppure la legge parla chiaro. Chi non è in regola rischia di pagare da 250 a 5000 euro per ciascuna violazione. C'è chi si aspetta una nuova proroga. Del resto il decreto delegato, datato 2008, prevedeva la regolarizzazione entro il 2010, e da allora, ad ogni scadenza, c'è stato un rinvio. I problemi per mettere in moto la macchina delle sanzioni sono evidenti. E' prevista, ad esempio, la figura di tecnici super partes che verifichino sul campo le inadempienze. Il loro ruolo è fondamentale per il rispetto del decreto stesso. Ma chi siano non è ancora dato saperlo. Capitolo sanzioni: saranno comminate dal Comandante della Polizia Civile o dal Dirigente del Dipartimento di Sanità Pubblica. Un lavoro che richiede tempo e preparazione. Ci si chiede inoltre se l'AASS sia attrezzata a sopportare l'impatto con gli utenti sanzionati. Difficile credere che in due mesi 4.500 possano mettersi a norma. Ed è lecito immaginare l'onda di proteste in seguito a controlli e relative multe. Infine, una raccomandazione: il libretto non è in regola se compilato da ditte o professionisti italiani. “A meno che non siano iscritti – precisa l'Azienda dei Servizi – alla Camera di Commercio sammarinese”.
Monica Fabbri
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