San Marino non adotta il coprifuoco, malumori da Rimini di cui Roma si fa interprete
Il parlamentare di Maio parla di concorrenza sleale, il governo replica
Rimini critica sulle misure in vigore a San Marino e rivendica l'importanza di una gestione allineata del territorio. A farsi portavoce dei malumori romagnoli il parlamentare Marco di Maio, di Italia Viva. Pronta la replica del governo.
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“Mai parlato di migranti della tagliatella o di concorrenza sleale”. Nell'aggiustare il tiro sull'approccio differente tenuto da San Marino nel gestire la seconda ondata. l'assessore al Comune di Rimini Jamil Sadegholvaad ci tiene però a puntualizzare l'importanza di una gestione “allineata del territorio”. Lasciando trapelare un malumore, per quei bar e ristoranti che possono rimanere aperti dopo le 18 a San Marino, di cui si si è fatto interprete Marco di Maio, parlamentare di Italia Viva, “È probabile che molte persone decidano di trascorrere delle serate proprio sul Titano, aggregandosi attorno a ristoranti e bar, in barba alle disposizioni che (per quanto si possano non condividere) valgono in tutta Italia, rischiando di vanificare gli sforzi per il contenimento del virus".
Ma il governo sammarinese respinge le accuse. "San Marino è diversa dall'Italia - chiarisce il Segretario al Lavoro Teodoro Lonfernini - ha una popolazione contenuta su un territorio proporzionalmente più ampio. Ha anche un numero di pubblici esercizi contenuto, il controllo quindi è più semplice, il tracciamento da noi funziona". "Anche nel recente incontro che ho avuto con il Prefetto di Rimini- commenta il Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta- abbiamo parlato della le nostre dimensioni, che ci mettono nelle condizioni di avere un controllo dettagliato”.
“L'amministrazione comunale di Rimini si scusi con il governo di San Marino”. Così il capogruppo della Lega di Rimini Marzio Pecci, che parla di indebita ingerenza negli affari di uno Stato estero ed in una nota stampa invita l'amministrazione ad attivarsi per la predisposizione di accordi commerciali, fiscali e tributari tra i due Stati.
Nel servizio il commento del Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta