San Marino, numero dedicato per chi ha sintomi sospetti da Sars-CoV-2
"Effetto Draghi" sui vaccini: impennata di prenotazioni dopo l'annuncio del Green Pass obbligatorio
Con l'aumento dei positivi da Covid-19 in territorio, uno in più anche nelle ultime 24 ore, che porta a 15 il totale, tutti seguiti a casa, dal 26 luglio a San Marino sarà attivo un numero telefonico per i cittadini con sintomi sospetti da Sars-CoV-2: 0549 994144, dal lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13. In caso di necessità, negli altri giorni c'è la guardia medica che risponde al 331 6424748.
In Emilia-Romagna sono 474 nuovi positivi, di cui 78 a Rimini (48 sintomatici). Nessuna vittima. In Italia situazione complicata a causa della variante Delta che corre, nella mappa europea sono gialle anche alcune regioni italiane, rosso scuro per la penisola iberica, l'Irlanda e alcune zone della Grecia. Al momento però il tasso di occupazione ospedaliero è stabile. Sono i più giovani, dicono dall'Istituto di Sanità, che alimentano l'epidemia, l'età mediana di chi si contagia è 25 anni. L'Rt, indice di contagiosità, è a 1,29, e supera l'1 in tutte le Regioni. 5.143 l'incremento sui contagi odierno, 17 le vittime, 70 in più i ricoveri.
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Subito “effetto Draghi” sui vaccini. Dopo le inequivocabili parole del presidente del Consiglio, e l'estensione dell'obbligo di Green Pass per la quasi totalità delle attività in pubblico dal 6 agosto, è impennata di prenotazioni: nel solo Lazio 55mila le nuove richieste da ieri sera. Adesioni raddoppiate in Piemonte e Veneto. 30mila prenotazioni in Lombardia, e in Emilia-Romagna in poco più di quattro giorni quasi 80mila. I gestori delle discoteche ricorrono al Tar, contro la decisione di tenere chiusi i locali.
Sul riconoscimento delle vaccinazioni effettuate dagli italiani all'estero, con vaccini riconosciuti dall'Europa, il professor Rezza è ottimista. Ieri il ministro Speranza ha riservato un'altra doccia fredda, quando è stato sollecitato sul riconoscimento del vaccino russo Sputnik.
Nel video gli interventi di Mario Draghi, presidente del Consiglio; Giovanni Rezza, Direttore generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute; Roberto Speranza, ministro della Salute
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