"San Marino per la Palestina" partecipa alla campagna internazionale "UNMUTE GAZA"
Progetto di arte partecipativa per raccontare la sofferenza del popolo palestinese
"Togliamo il muto da queste immagini, facciamo rumore mettiamoci nei panni di queste persone e cerchiamo di renderci il più possibile attivi in questa situazione. Lo possiamo fare parlando, non girandoci dall’altra parte, informandoci e cercando sempre di restare connessi con una popolazione che ci è veramente vicina" così Michele Rastelli del gruppo di cittadini "San Marino per la Palestina" che aderisce alla campagna UNMUTE GAZA.
L’iniziativa nasce da un movimento internazionale che ha messo insieme artisti e fotoreporters, rielaborando immagini significative provenienti da Gaza e sovrapponendovi il simbolo Mute, come quello che appare sui video di Instagram quando manca il volume. Hanno stampato ed affisso queste immagini in diversi punti a San Marino per cercare di creare un ponte più diretto tra "le nostre coscienze e la sofferenza del popolo Palestinese, spesso inascoltata" sottolinea il collettivo che si è già ritrovato due volte sul Pianello per chiedere il cessate il fuoco ed ha raccolto 1500 euro alla no-profit Educaid. "Alla fine di maggio abbiamo in progetto una nuova giornata formativa alla sala Montelupo di Domagnano dove saranno presenti medici e operatori umanitari attivisti direttamente coinvolti a gazza che porteranno la loro testimonianza" ha concluso Rastelli. Chiunque può dare risonanza alla campagna. Basta andare su www.unmutegaza.com, scaricare il materiale, stamparlo ed incollarlo.
Nel video l'intervista a Michele Rastelli, "San Marino per la Palestina"
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