San Marino pronta ad accogliere i profughi. Coordinamento in seno alla Segreteria Esteri

Si lavora sui ricongiungimenti familiari. Pronta ospitalità nei locali della Protezione Civile a Montegiardino, della Caritas, offerte anche da strutture alberghiere. Già arrivati in territorio alcuni parenti di ucraini residenti per motivi lavorativi

In moto la macchina dell'accoglienza, attivata la cabina di regia. Segreteria e Dipartimento Esteri sono il collettore, per coordinare e dare efficacia agli aiuti: da un lato, quelli in uscita da San Marino – l'invio di beni di prima necessità, facendo da raccordo tra le varie iniziative di associazioni o singoli cittadini, predisponendo anche un'area stoccaggio ad hoc – dall'altro, strutturare l'arrivo di profughi: “Situazione ancora in divenire – dice il Capo della protezione Civile, Pietro Falcioni – ma abbiamo programmato e pianificato proprio durante la riunione, che ieri ha visto insieme anche le associazioni no profit iscritte alla Consulta e che saranno il motore di questa raccolta fondi e beni”.

E' soprattutto sui ricongiungimenti familiari che si lavora, adoperandosi su più fronti – dicono gli Esteri – dalla predisposizione di mail e recapiti dedicati, l'apertura di un conto corrente per convogliare fondi per l'accoglienza - dal cibo alle spese mediche e scolastiche - fino alla logistica guardando a strutture pubbliche, ma anche a privati e famiglie, sempre in coordinamento con la Protezione Civile: “Abbiamo degli appartamenti in gestione a Montegiardino – prosegue Falcioni - già utilizzati durante l'emergenza Covid. Non sono previsti arrivi di profughi nell'immediato – spiega - ma sappiamo di ingressi già avvenuti di parenti di ucraini residenti per motivi lavorativi, ma che non sono convogliati nei canali istituzionali. La Caritas – aggiunge - metterà a disposizione le proprie strutture e si sono fatte avanti anche strutture alberghiere”.

Protezione Civile in campo, con i volontari che proprio oggi hanno ricevuto attestati dai vertici ISS e dai segretari alla Sanità, Roberto Ciavatta e al Territorio, Stefano Canti. E' il grazie per l'attività lungo tutta l'emergenza pandemica “per la fattiva collaborazione con cui i volontari hanno risposto ai bisogni dell'ISS – commenta con orgoglio Falcioni - dalla consegna di farmaci, ai controlli dei green pass all'ingresso delle strutture ospedaliere, fino al tempo dedicato all'Info Covid, per dare informazioni utili alla cittadinanza”

Nel video, l'intervista al Capo della Protezione Civile, Pietro Falcioni

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