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San Marino: rientro in classe il 15 settembre senza restrizioni. Verso la riorganizzazione della scuola primaria

Torna a suonare la campanella nelle scuole italiane per l'avvio del nuovo anno scolastico. Apripista gli istituti della provincia di Bolzano

di Silvia Pelliccioni
5 set 2022
SRV_SCUOLA_ITALIA_SAN_MARINO
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Prima campanella, finalmente senza mascherina dopo oltre due anni di obbligo, per 90 mila bambini e ragazzi altoatesini, i primi a farsi trovare pronti oggi al suono della campanella.

Nel resto d'Italia, rientro a scaglioni, dalla prossima settimana: il 12 settembre in Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e provincia di Trento; il 13 settembre in Campania; 14 settembre per Marche, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria; 15 settembre Emilia-Romagna, Lazio, Toscana; le ultime aperture, il 19 settembre, in Sicilia e Valle d'Aosta. "Scuola al via con tutti gli insegnanti al loro posto", aveva anticipato alla vigilia il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.

Come in Emilia-Romagna anche a San Marino l'inizio delle lezioni è previsto per il 15 settembre per tutti gli ordini di scuola: Infanzia, Elementare, Media Inferiore, Superiore e Centro di Formazione Professionale. “Si riparte normalmente, senza mascherine e restrizioni - riferisce la Direttrice del Dipartimento Istruzione, Laura Gobbi – ma sul fronte Covid siamo sempre pronti ad adottare un piano B in caso di necessità. Ora – precisa - attendiamo che anche in territorio vengano modificati i protocolli sull'isolamento dei positivi minori”, in Italia già portato a 5 giorni per vaccinati e non vaccinati.

Novità, inoltre, la stabilizzazione degli insegnanti fatta durante l'estate, dunque “supplenze e sostituzioni dovrebbero andare molto meglio” - auspica la Gobbi.

Un anno, quello che sta per iniziare, che si prospetta importante sul piano delle riforme: si guarda in primis alla riorganizzazione della scuola primaria – nido, infanzia ed elementari – da definire entro il 31 dicembre 2022, dal punto di vista logistico, revisione delle sedi, in considerazione dell'allarmante calo demografico (la proiezione delle nascite nel 2022 è sotto le 200 unità) – fanno notare dal Dipartimento Istruzione.

Allo studio, infine, l'opzione del sabato a casa per le medie, mentre per le superiori si dovrebbero rivedere i curricoli dei vari indirizzi.





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