San Marino: rientro in classe il 15 settembre senza restrizioni. Verso la riorganizzazione della scuola primaria
Torna a suonare la campanella nelle scuole italiane per l'avvio del nuovo anno scolastico. Apripista gli istituti della provincia di Bolzano
Prima campanella, finalmente senza mascherina dopo oltre due anni di obbligo, per 90 mila bambini e ragazzi altoatesini, i primi a farsi trovare pronti oggi al suono della campanella.
Nel resto d'Italia, rientro a scaglioni, dalla prossima settimana: il 12 settembre in Abruzzo, Basilicata, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Veneto e provincia di Trento; il 13 settembre in Campania; 14 settembre per Marche, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sardegna e Umbria; 15 settembre Emilia-Romagna, Lazio, Toscana; le ultime aperture, il 19 settembre, in Sicilia e Valle d'Aosta. "Scuola al via con tutti gli insegnanti al loro posto", aveva anticipato alla vigilia il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi.
Come in Emilia-Romagna anche a San Marino l'inizio delle lezioni è previsto per il 15 settembre per tutti gli ordini di scuola: Infanzia, Elementare, Media Inferiore, Superiore e Centro di Formazione Professionale. “Si riparte normalmente, senza mascherine e restrizioni - riferisce la Direttrice del Dipartimento Istruzione, Laura Gobbi – ma sul fronte Covid siamo sempre pronti ad adottare un piano B in caso di necessità. Ora – precisa - attendiamo che anche in territorio vengano modificati i protocolli sull'isolamento dei positivi minori”, in Italia già portato a 5 giorni per vaccinati e non vaccinati.
Novità, inoltre, la stabilizzazione degli insegnanti fatta durante l'estate, dunque “supplenze e sostituzioni dovrebbero andare molto meglio” - auspica la Gobbi.
Un anno, quello che sta per iniziare, che si prospetta importante sul piano delle riforme: si guarda in primis alla riorganizzazione della scuola primaria – nido, infanzia ed elementari – da definire entro il 31 dicembre 2022, dal punto di vista logistico, revisione delle sedi, in considerazione dell'allarmante calo demografico (la proiezione delle nascite nel 2022 è sotto le 200 unità) – fanno notare dal Dipartimento Istruzione.
Allo studio, infine, l'opzione del sabato a casa per le medie, mentre per le superiori si dovrebbero rivedere i curricoli dei vari indirizzi.
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