Una storia raccontata dal Cras di Rimini, sulla pagina facebook, e che vede anche il decisivo intervento di un veterinario di San Marino. Il 21 novembre il Centro Recupero Animali selvatici viene chiamato per una volpe intrappolata in una rete; i volontari arrivano sul posto e realizzano che l’animale è rimasto preso in un laccio d’acciaio di un bracconiere. Viene liberato, non senza difficoltà a causa dell’intreccio di cavi e del dolore alla zampa, e portato dal veterinario Danilo Lanci al Centro Veterinario Sammarinese dove, oltre alla ferita all’anteriore, le lastre evidenziano che l’animale è stato colpito anche da diversi pallini da caccia.
Durante la degenza al Cras i veterinari Lanci e Filippo Davì proseguono con le medicazioni e le cure e finalmente, dopo 23 giorni, arriva il giorno della liberazione.
Essendo il primo sciacallo dorato recuperato in Emilia Romagna in grado di tornare libero, i tecnici faunisti della Regione Emilia-Romagna, ISPRA , gli studiosi della dell’Università di Udine e di Lubiana ed il Wolf Apennine Center, decidono di applicare un radio collare che permetterà di seguire per qualche mese i suoi spostamenti ed avere informazioni sulle abitudini della specie.
La scorsa settimana, Primo Malatesta, questo è il nome scelto, è tornato a casa veloce come il vento.