San Marino, la suggestione della cerimonia dell'Arengo
L'introduzione della democrazia moderna, con l'Anniversario dell'Arengo e la Festa delle Milizie, giorno che commemora i principi che portarono i capifamiglia a riunirsi e riprendere il potere della Repubblica. Era il 1906: data che segna la fine del periodo oligarchico e la nascita di un parlamento eletto direttamente dai cittadini.
Dopo l'avvio delle celebrazioni, lo schieramento nell'Ara dei volontari della Compagnia uniformata delle milizie con il generale Leonardo Lonfernini, alla presenza dell'ambasciatore Guido Cerboni, per depositare la corona d'alloro in onore dei volontari e dei caduti sammarinesi di tutte le guerre.
Poi la marcia solenne, fino alla Pieve
La fedeltà alla Repubblica è stato ricordata anche nella celebrazione religiosa nella Basilica del Santo, in suffragio dei commilitoni defunti. Poi il ritorno in piazza della Libertà, alla presenza dei Capitani Reggenti e del segretario Nicola Renzi.
È qui che i nuovi arruolati, uno della Banda Militare ed uno della Guardia di Rocca, hanno prestato giuramento. A seguire, la concessione delle medaglie di fedeltà e anzianità militare, per i 35 anni di appartenenza alle milizie e i 25, 18 e 10 anni di servizio.
Nel suo discorso il generale Lonfernini ha ricordato le origini dei corpi militari sammarinesi e la loro importanza attuale anche come ente di formazione per i giovani