San Marino: tutti i possibili cambiamenti del nostro Sistema Sanitario nell'era “post-covid”
Lotta agli sprechi, per investire nei servizi; un Ospedale snello, indipendente e dove vi sia una diffusa “collaborazione”. È l'idea del Segretario Ciavatta, per la Sanità sammarinese, nel periodo post-emergenziale.
La fase più critica è forse alle spalle; anche se di certo non è ancora una battaglia vinta, quella di San Marino, contro il coronavirus. Notevoli, comunque, il dinamismo e la duttilità con i quali il nostro sistema sanitario ha reagito a questa minaccia. L'obiettivo - una volta che l'emergenza sarà superata - è allora mettere a sistema, valorizzare, questa capacità di adeguarsi alle sfide. “Fino ad ora – afferma il Segretario alla Sanità – il nostro Ospedale era molto rigido, suddiviso in reparti come compartimenti stagni”. Si punta invece ad una operatività per aree; con una diffusa collaborazione. Snellezza, e indipendenza: queste le caratteristiche sulle quali insiste Roberto Ciavatta. Ma non sarà facile – sottolinea –; “occorrerà forse scontrarsi con abitudini e sensi di appartenenza radicati”. Paradossalmente meno complicata – secondo il Segretario – la partita del “nuovo Ospedale”. “Faremo tutti i passi per accedere a finanziamenti forse accessibili – sostiene Ciavatta – presso la Banca per lo Sviluppo del Consiglio d'Europa”. Ed “è già stato fatto un progetto preliminare con il Politecnico di Milano che permetterebbe, una volta realizzata la struttura, di risparmiare alcuni milioni all'anno fra manutenzioni e bollette”. Tutto ciò, inoltre – continua il Segretario di Stato –, “ci metterebbe in linea con le richieste per gli accreditamenti”; sarebbe un nosocomio “molto più funzionale”. Vi sono poi altri impegni, posticipati forzatamente dall'epidemia in corso. Dal nuovo atto organizzativo, al conseguente aggiornamento del fabbisogno con annessa stabilizzazione del personale; e poi le norme riguardanti le pari opportunità e l'assistenza ai disabili. Mentre “subito dopo la metà di maggio” - ricorda Ciavatta – è attesa la nomina del nuovo Comitato Esecutivo dell'ISS. Vi è infine l'intenzione di “avviare un'unità di audit interno per verificare la presenza di sprechi nella struttura”; e questo “al fine di liberare somme da investire nei servizi”. “Se il bilancio non viene approvato da anni – conclude Ciavatta – vi saranno delle ragioni, che dobbiamo trovare”.