Troppo poche dosi di vaccino anti-influenzale ed elenchi di pazienti che ne avrebbero bisogno "assolutamente inadeguati, di scarsa utilita'' ed in parte addirittura controproducenti". Succede a Bologna e a sollevare il problema e'' la Fimmg, sindacato dei medici di base. E "non si tratta di problema di poco conto se si considera che l''intera campagna vaccinale di quest''anno si appoggia sul concetto di stratificazione del rischio e sulla identificazione di sotto-popolazioni fragili", evidenzia Fabio Vespa, segretario Fimmg, dal sito del sindacato che riporta il testo della segnalazione ai vertici Ausl delle "gravi imprecisioni nella documentazione fornita" ai medici per la vaccinazione antinfluenzale. Gli elenchi nominativi dei pazienti fatti avere ai medici di base, spiega Vespa, "dovrebbero essere un ausilio clinico per l''identificazione di soggetti fragili e a maggior rischio e per i quali anche le direttive nazionali raccomandano una particolare attenzione. In relazione a questa esigenza gli elenchi forniti quest''anno prevedono una suddivisione per fascia di eta'' e per presenza o meno di patologie". Ma qui iniziano i problemi: "La compilazione degli elenchi forniti pare essere stata affrontata senza rendersi conto della difficolta' e delle ricadute. Sarebbe stato necessario un lavoro complesso e sofisticato di ricerca e d''incrocio tra varie fonti d''informazione. In realta', sembra di capire che al fine di identificare i pazienti a maggior rischio, si sia fatto ricorso solo a banche dati del tutto insufficienti come quella riguardante le esenzioni per patologia". Solo che molti assistiti, pur affetti da patologie gravi (ipertensione, cardiopatie, neoplasie) non beneficiano di esenzioni parziali, ma di quella onnicomprensiva esenzione "per eta'' e reddito".
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