La sanità chiude in attivo. E' la prima volta nella storia dell'ISS
La sanità sammarinese chiude con un attivo il bilancio 2008 e conferma analoga tendenza per il 2009. Un risultato che i vertici dell’ISS definiscono storico, raggiunto nonostante un aumento di produttività, un innalzamento qualitativo dei servizi, e investimenti ingenti. Non nascondono la soddisfazione e ricordano che già lo scorso anno di erano manifestati i primi segnali di una inversione di tendenza, con il mancato ricorso al consueto assestamento di bilancio. Ma c’è di più: sale anche il clima di fiducia degli utenti verso la struttura ospedaliera, scendono notevolmente i ricorsi all’esterno per effetto della percezione di un livello di cura adeguato. I conti complessivi dell’Istituto ammontano a circa 300 milioni di euro, e rappresentano un terzo del bilancio generale dello Stato. Una fetta consistente destinata all’assistenza sanitaria, quella socio sanitaria, insieme alla spesa previdenziale. E’ qui che si concentrano le uscite: nelle prestazioni per malattia, cassa integrazione e inabilità, che assorbono quasi 60 milioni di euro, e quella per le pensioni, che richiedono oltre 162 milioni di euro, il 54% del totale delle risorse disponibili. Li assistiti sono oltre 32 mila e la pesa pro capite non è aumentata anche se a salire è stata la produzione e la qualità dei servizi. Per curare ogni cittadino si spendono circa 2 mila euro, al di sotto degli standard internazionali, 2.450 se si somma l’assistenza socio-sanitaria. A far quadrare il bilancio è soprattutto il minor ricorso dei pazienti a strutture esterne, e questo conferma la fiducia riposta nei vari reparti e nelle professionalità dei medici che vi operano. Sono quasi il 30 per cento in meno coloro che varcano il confine per curarsi e il risparmio complessivo è di oltre 1 milione e mezzo di euro. Scendono le spese generali amministrative, del 17 per cento, salgono gli investimenti per la formazione, l’adeguamento tecnologico e strutturale. Insomma quella che cresce è la sanità in generale, quello che scende sono gli sprechi e le spese eccedenti.
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