L'Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale di San Marino potrà contare su una nuova apparecchiatura diagnostica per la sordità neonatale, donata all'Iss da Asset Banca. Oggi la presentazione ufficiale dello strumento che – precisa il direttore del reparto, Miriam Farinelli - serve ad identificare su bambini potenzialmente sani eventuali problemi di udito fin dalla nascita. Importante perché “anche in età così precoce – spiegano i medici - per un bambino è fondamentale sentire, il nostro cervello infatti si nutre di suoni. Finora, prima di accorgersi che un bimbo avesse problemi all'udito, potevano passare anche diversi mesi, occorreva cioè che i genitori si accorgessero di comportamenti anomali come una non risposta a suoni forti o al loro richiamo. D'ora in poi dunque la diagnosi sarà precoce”. Altra importante novità: l’attivazione della seconda sala parto, anche questa munita del sistema di partoanalgesia. “In questo modo – aggiunge la dottoressa Farinelli - saranno possibili i lavori di ristrutturazione della sala parto principale nella quale verrà installata la vasca per il parto in acqua, di cui tanto si è parlato”. Se da un lato il reparto “non ha grosse criticità” dall’altra ha un potenziale ancora non sfruttato: l’apertura a partorienti dal circondario. “È il nostro sogno - commenta la responsabile – noi saremmo in grado di ospitare tranquillamente altri 150/200 parti all’anno ma servono accordi con la regione Emilia Romagna. Grazie a questi ingressi potremmo raggiungere la soglia di 500 parti l’anno che è quella minima indicata dal sistema sanitario italiano per gli standard di sicurezza”.
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