Sanità nel caos: Direttori Uoc dell'Iss minacciano di dimettersi
Lo stato di estrema difficoltà in cui versa la sanità e la progressiva perdita dei medici non sono un mistero e i primari dell'ospedale ricordano l'impegno di tutti – personale compreso - nella copertura dei turni di lavoro e prolungati periodi di reperibilità per garantire ai Cittadini la continuità dei servizi. Un impegno gravoso assunto con vivo senso di responsabilità, ma che – avvertono - non potrà durare a lungo sia per il forte impatto psico-fisico che comporta, sia perché non risolutivo dei problemi esistenti. Nel corso degli anni hanno presentato le loro proposte ad amministratori e politici, ottenendo condivisione e rassicurazioni. Rilevano perciò con amarezza la mancata attivazione degli interventi auspicati e registrano, con vivo stupore, la sola pubblicazione del Decreto Delegato del 30 Aprile sul trattamento retributivo della dirigenza pubblica - “le cui indicazioni – scrivono - si muovono in direzione esattamente opposta a quanto indicato per rendere attrattive le condizioni di lavoro dei Medici nella nostra realtà”. Elencano nove punti – ormai noti - in attesa di soluzione: dal ridimensionamento dei servizi essenziali a disparità retributive e normative. Questioni non solo economiche ma anche formative oltre all'impossibilità, per i medici pensionati sammarinesi, di svolgere l'attività professionale senza revoca della pensione.
Annunciano che in assenza di decisioni risolutive non saranno più in grado di garantire la necessaria qualità dei servizi.
MF