Sanità, nuove nomine e vecchi problemi. Ceccarini: "Tra le criticità carenza di personale e reperibilità frequenti"
Nomina in vista per l'Authority sanitaria: Claudio Muccioli, suo dirigente, è in scadenza di mandato, ma il Congresso di Stato ha già proposto al Consiglio il suo rinnovo fino ad aprile 2025.“Tra i dossier più rilevanti in sospeso – fa notare Muccioli – c'è il protocollo di collaborazione tecnica con il Centro italiano per i trapianti, per permetterne l'accesso ai sammarinesi. La formazione in ambito sanitario: si punta a trovare un accordo con Agenas per equiparare quella sammarinese, oggi riconosciuta al 50%, all'italiana. Infine il supporto alla Segreteria Sanità per autorizzare gli investimenti esteri in territorio: segnalato particolare interesse per il settore della cannabis terapeutica”.
Cambio ai vertici previsto poi all'Ordine dei medici e degli odontoiatri: durante l'Assemblea degli iscritti del 12 marzo verranno presentate le candidature per il direttivo, formato da 5 membri. Davide Forcellini, attuale presidente, non si ricandiderà per i prossimi tre anni. “Il mio è stato un mandato caratterizzato dal Covid – sottolinea lui – e in parallelo abbiamo portato avanti l'attività dell'ordine, oltre ad aver sensibilizzato sulla questione previdenziale".
Problema da risolvere anche per Agostino Ceccarini, già presidente della Commissione Pensioni, che invece si proporrà: “Mi piacerebbe che l'ordine diventasse un organo propositivo – spiega –, oltre che rappresentativo, per migliorare il sistema sanitario avanzando idee per la politica. A partire dalla sicurezza negli ambienti di lavoro. Il centro sanitario di Murata, ad esempio, - continua Ceccarini - ha una scalinata che un disabile non può salire. Gli ambienti sono un po' fatiscenti, quindi secondo me non ci sono le caratteristiche per lavorare in sicurezza. Su questo l'Ordine deve far sentire la propria voce".
Problema annoso poi è la carenza di medici. "C'è la questione pensionistica e del riscatto degli anni di laurea - sottolinea Ceccarini -: tutte ciò impatta sulla possibilità di attrarre personale e di fidelizzare quello interno".
A creare malcontento sono inoltre i frequenti turni di reperibilità per medici e chirurghi: conseguenza diretta della carenza di personale. "Ci sono delle direttive Ue che stabiliscono quante ore e turni si possono fare - illustra Ceccarini - e quanto riposo ci deve essere dopo un turno, per garantire la salute psicofisica del sanitario e la sicurezza del paziente. I dati li pongo all'attenzione dei miei responsabili per vedere se queste caratteristiche sussistono. La conseguenza di reperibilità troppo frequenti è il rischio di burnout".
Nel video l'intervista ad Agostino Ceccarini, già presidente della Commissione Pensioni dell'Ordine sammarinese dei medici chirurghi e odontoiatri
[Banner_Google_ADS]