Il Centro Oncologico in Repubblica non si farà. L’idea viene definitivamente abbandonata per cogliere un’altra importante opportunità attraverso la firma della convenzione tra ISS e IRST, polo oncologico a cui si rivolgono le principali strutture sanitarie dell’Area Vasta Romagna.
Prevenzione, diagnosi precoce e ricerca. Questo il percorso che l’oncologia sammarinese intende seguire. “Un accordo – precisa il Segretario di Stato per la Sanità, Fabio Berardi – che rappresenta per la sanità pubblica sammarinese un riconoscimento della comune identità di vedute su obiettivi e politiche sanitarie con l’area romagnola; un’opportunità di interscambio, confronto e interazione tra il nostro servizio oncologico ed una struttura d’eccellenza come l’IRST; uno stimolo nel proseguire sulla strada intrapresa”.
Radioterapia di altissimo livello, radiofarmacia aperta a tutte le strutture dell’area, laboratorio di biologia oncologica all’avanguardia, terapie genica e cellulare somatica; settore epidemiologia con registro tumori. Tutto il meglio di ciò che l’IRST può offrire all’utenza.
“L’obiettivo – agiunge il Presidente dell’Istituto Scientifico, Massimo Bucci – è infatti quello di creare una sinergia ed una migliore integrazione in questa particolare branca della medicina”.
Il piano di cura in rete – afferma il direttore generale dell’ISS, Alfeo Montesi – è uno degli esempi che l’istituto sta applicando in altre discipline, con la precisa volontà di uscire dall’isolamento e aprirsi all’esterno relazionandosi con altre realtà per ottenere risultati migliori. Un percorso – conclude – da condividere con i pazienti e le associazioni di volontariato per avere il polso dei veri bisogni della popolazione”.
Un traguardo che soddisfa l’intero servizio oncologico sammarinese, rappresentato dalla dott.ssa Elena Mularoni, la quale auspica la realizzazione di un percorso unitario, una sorta di microrete, tra i vari specialisti coinvolti in tutte le fasi della malattia oncologica, migliorando di fatto il lavoro svolto negli ultimi 15 anni.
Titolare del progetto, il prof. Dino Amadori, direttore scientifico dell’IRST, da 47 anni in prima linea nella ricerca in ambito oncologico. “Nonostante il tasso di mortalità sia ancora elevato –ricorda – la sopravvivenza è diventata possibile. Siamo sulla buona strada per arrivare alla guarigione. Il paziente è al centro di tutto: l’organizzazione dell’assistenza deve essere la più completa possibile, la qualità della prestazione sanitaria garantita. Ciò è possibile – conclude - attraverso il confronto con altre realtà dove si fa ricerca, linfa vitale in oncologia”. Prevista nel piano una specifica formazione professionale con scambi di personale tecnico-infermieristico tra i due istituti e periodici meeting tra i responsabili delle varie discipline.
Prevenzione, diagnosi precoce e ricerca. Questo il percorso che l’oncologia sammarinese intende seguire. “Un accordo – precisa il Segretario di Stato per la Sanità, Fabio Berardi – che rappresenta per la sanità pubblica sammarinese un riconoscimento della comune identità di vedute su obiettivi e politiche sanitarie con l’area romagnola; un’opportunità di interscambio, confronto e interazione tra il nostro servizio oncologico ed una struttura d’eccellenza come l’IRST; uno stimolo nel proseguire sulla strada intrapresa”.
Radioterapia di altissimo livello, radiofarmacia aperta a tutte le strutture dell’area, laboratorio di biologia oncologica all’avanguardia, terapie genica e cellulare somatica; settore epidemiologia con registro tumori. Tutto il meglio di ciò che l’IRST può offrire all’utenza.
“L’obiettivo – agiunge il Presidente dell’Istituto Scientifico, Massimo Bucci – è infatti quello di creare una sinergia ed una migliore integrazione in questa particolare branca della medicina”.
Il piano di cura in rete – afferma il direttore generale dell’ISS, Alfeo Montesi – è uno degli esempi che l’istituto sta applicando in altre discipline, con la precisa volontà di uscire dall’isolamento e aprirsi all’esterno relazionandosi con altre realtà per ottenere risultati migliori. Un percorso – conclude – da condividere con i pazienti e le associazioni di volontariato per avere il polso dei veri bisogni della popolazione”.
Un traguardo che soddisfa l’intero servizio oncologico sammarinese, rappresentato dalla dott.ssa Elena Mularoni, la quale auspica la realizzazione di un percorso unitario, una sorta di microrete, tra i vari specialisti coinvolti in tutte le fasi della malattia oncologica, migliorando di fatto il lavoro svolto negli ultimi 15 anni.
Titolare del progetto, il prof. Dino Amadori, direttore scientifico dell’IRST, da 47 anni in prima linea nella ricerca in ambito oncologico. “Nonostante il tasso di mortalità sia ancora elevato –ricorda – la sopravvivenza è diventata possibile. Siamo sulla buona strada per arrivare alla guarigione. Il paziente è al centro di tutto: l’organizzazione dell’assistenza deve essere la più completa possibile, la qualità della prestazione sanitaria garantita. Ciò è possibile – conclude - attraverso il confronto con altre realtà dove si fa ricerca, linfa vitale in oncologia”. Prevista nel piano una specifica formazione professionale con scambi di personale tecnico-infermieristico tra i due istituti e periodici meeting tra i responsabili delle varie discipline.
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