A Santa Mustiola le proteste dei cittadini
Qui la cronaca diventa complicata, le versioni sono contraddittorie. Allertate dai cittadini, le guardie ecologiche avrebbero bloccato i lavori, mentre i tecnici dell’Ufficio gestione risorse ambientali avrebbero constatato che nessuna pianta protetta è stata abbattuta, ma avrebbero vietato ogni ulteriore intervento.
La conferma dell’intervento dell’Ugra e delle sue valutazioni, arriva dal Segretario di Stato al Territorio Marino Riccardi. Augusto Michelotti, presidente dell’Associazione Micologica, sostiene che ogni lavoro di movimentazione terra deve sempre essere autorizzato, che l’area è una zona C, edificabile, ma con al suo interno un 20-25% di bosco di querce e quercelle. “Se si abbattono queste piante - afferma - si arriva all’automatico ampliamento dell’area edificabile. Ora occorre la valutazione di impatto ambientale alla commissione per le politiche territoriali”.
I tecnici della proprietà replicano scompostamente e accusano anche la stampa, ma ribadiscono che si è trattato solo di un intervento di pulitura del sottobosco, che esiste da tempo una convenzione con lo Stato per l’edificabilità dell’area e smentiscono blocchi dei lavori e altri interventi.