Uno scalatore che veniva dal mare
Una vita in salita e poi la caduta, lì in fondo all’ultima curva. Marco Pantani ha detto addio a tutti in silenzio da solo in una stanza d’albergo a Rimini. E se la parabola del campione era terminata da tempo, quella dell’uomo viveva ancora nel ricordo delle vittorie, delle folle di appassionati che lo seguivano ovunque, quel “Vai Pantani!” era diventato una sorta di ritornello scandito di bocca in bocca. Marco Pantani era nato a Cesena il 13 gennaio 1970, l’esordio in bicicletta a 12 anni, da dilettante aveva sfiorato due volte il successo nel giro baby, terzo infatti nel ‘90, secondo nel ‘91, è il 1992 ha vederlo vincente davanti a Galati e Noè. In quell’anno l’esordio da professionista, la sua prima gara la disputa il 5 agosto nel Gran Premio di Camaiore con la maglia della Carrera la stessa di Claudio Chiappucci con la quale correrà fino al 1996. Poi l’anno successivo il passaggio alla Mercatone uno. Il suo primo successo da professionista è legato al giro d’Italia , il 4 giugno 1994 vince la Lienz – Merano . Il giorno dopo dà spettacolo nella Merano – Aprica : sul Mortirolo mette alle corde il campione spagnolo Indurain e strappa la maglia rosa al russo Berzin. Chiude la 77a edizione del giro al secondo posto, l’Italia sta vedendo nascere una stella. Sempre nello stesso anno va sul podio finale del Tour de France senza successi di tappa a 7 minuti e 19 secondi da Indurain. L’anno successivo è costretto a rinunciare al giro, il primo maggio un autista distratto lo investe sulla via Emilia nei pressi di Sant’Arcangelo di Romagna, il Pirata riporta diverse ferite che gli impediscono di prendere parte alla corsa rosa. Al Tour arrivano le prime vittorie all’alpe Duez e a Guzet Neige. Al mondiale di Duitama in Colombia è medaglia di bronzo dietro Olamo e Miguel Indurain. Questa è una stagione sfortunata per il Pirata il 18 ottobre cade durante la Milano – Torino: frattura scomposta di tibia e perone della gamba sinistra.
Altra caduta nel 97 nella discesa di Chiunzi lo costringe al ritiro dal Giro d’Italia, è il Tour a vederlo protagonista vince ancora sull’alpe d’Huez e a Morzine. Sui campi elisi transita terzo a 14 minuti dal vincitore Ulrich. Il 1998 lo consacra definitivamente, Marco Pantani è il primo italiano a riuscire nella doppietta Giro – Tour dopo Fausto Coppi capace dell’impresa nel 1952.
A Milano ha 1e 33 di vantaggio su Tonkov. Al Tour i successi di tappa sono due: Plateau de Bille e Les Deux Alp, nella bufera Ulrich deve rendergli quasi 9 minuti. Sui campi elisi è il trionfo. Nel 1999 sembra avviato verso il bis rosa, vince sul Gran Sasso, a Oropa, a Pampeago e a Madonna di Campiglio, è in quel momento che inizia la discesa del Pirata, gli viene riscontrato l’ematocrito alto, e viene espulso prima della partenza. Dopo la vicenda doping, ricomincia nel 2000, dove al Giro d’Italia è costretto a fare il gregario di Garzelli con successo visto che il compagno vince la corsa. Al Tour de France vince le tappe del Mont Ventoux il 16 luglio Courchevel, è l’ultimo dei suoi 36 successi. All’ultima edizione della corsa rosa si rivede, tenta di conquistare una vittoria di tappa che non arriva in classifica chiude al 14esimo posto. Poi sparisce lontano da tutti, fino all’eclissi definitiva.