Scampo Garibaldi: 160 anni fa il passaggio da San Marino del generale

Torna la festa dedicata a Giuseppe Garibaldi, uno dei principali attori del Risorgimento italiano. I Capitani Reggenti Gian Carlo Venturini e Marco Nicolini hanno sfilato da Palazzo Pubblico fino alla statua del generale, dove è stata depositata la corona d'alloro, Poi il tradizionale concerto della banda, in cui sono stati suonati gli inni di San Marino e dell'Italia, a sancire un solido rapporto tra i due Stati, specie in un momento importante della storia italiana come quello dell'unificazione, avvenuta ormai 160 anni fa. Durante il Risorgimento italiano, San Marino costituisce un rifugio sicuro per molti dei personaggi che parteciparono ai moti liberali di quegli anni, che videro anche la partecipazione di alcuni cittadini sammarinesi. Tra loro anche il simbolo per eccellenza dell'unità d'Italia, il generale Giuseppe Garibaldi. Giunto sul Titano, si presentò al Palazzo Pubblico per richiedere asilo.

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Il Capitano Reggente Domenico Maria Belzoppi, in passato partecipe nei moti liberali, accolse e soccorse Garibaldi e i suoi uomini, chiedendo in cambio di evitare che San Marino fosse coinvolto in scontri armati. Garibaldi accompagnò i suoi uomini fino al convento dei frati cappuccini dove sciolse l’esercito. Qui rimase fino al 31 luglio quando con un gruppo di soldati abbandonò il Titano per raggiungere Venezia. Garibaldi fu sempre riconoscente a San Marino per l'aiuto ricevuto in quel momento, e non manca mai di elogiare la Repubblica per la propria ospitalità, che gli conferì anche la cittadinanza onoraria nel 1861, poco dopo aver completato la campagna di unificazione della penisola.

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