Scatta il divieto di prostituirsi; lo sarà fino al 31 marzo in base ad una ordinanza firmata dal sindaco Andrea Gnassi due settimane fa. E’ una ordinanza molto meticolosa nel dettagliare la mappatura del “vizio”; una sorta di creazione a tavolino di un quartiere a luci rosse. Unica differenza che l’area circoscritta dal sindaco Gnassi è molto ampia, una estensione urbanistica che purtroppo esiste e che nessuna amministrazione locale o nazionale è riuscita a restringere. Nell’ordinanza, infatti, sono ben indicate le zone vietate alle lucciole. L’intera litoranea da Marina Centro a Riccione, la statale tra Bellaria e Riccione. Interdette inoltre alcune vie di Marina Centro, di Miramare e l’area Stazione ferroviaria. Una delimitazione toponomastica che lascia però scoperte altre zone dove, si presume sarà permesso prostituirsi in attesa della riapertura del libero mercato previsto per il primo aprile. La delibera prevede per i clienti pizzicati nella “zona rossa” accertamenti fiscali, forse il deterrente maggiore per frenare l’invadenza delle lucciole con tutto il background che comporta.
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