1.903 euro: è quanto investe in media lo Stato, per garantire il servizio sanitario ad ogni cittadino emiliano-romagnolo. Siamo ancora lontani dai 2.170 euro della Provincia Autonoma di Bolzano – record italiano –; ma è comunque il dato più alto, riscontrato nelle Regioni della fascia del centro-nord. Numeri che si riferiscono al 2009. Rispetto all’anno precedente la spesa ha registrato un incremento del 3,4%: ben oltre il dato nazionale dell’1,9%. Addirittura del 4,3% la crescita nelle Marche, che comunque resta la Regione dove si spende complessivamente di meno, con 1.750 euro a persona. Buone notizie, invece, sul fronte del consumo di farmaci, a carico del Servizio Sanitario; in Emilia Romagna l’investimento pro capite è di 179 euro, 30 in meno rispetto alla media nazionale. A pesare sulle tasche dei cittadini è però la quota della spesa farmaceutica privata: quella senza rimborso per intenderci. In Regione è addirittura scesa dello 0,2%: in netta controtendenza rispetto al resto d’Italia. Altra nota positiva viene dalla ripartizione delle risorse. L’Emilia Romagna ha il record nazionale di fondi dedicati alle attività extraospedaliere, come medicina di famiglia e continuità assistenziale. Tutto ciò si traduce in una maggiore efficienza delle strutture di ricovero e cura. Ma c’è una sorpresa; in Regione la percentuale di persone insoddisfatte, per le cure ricevute, è dell’8,4%: sopra la media italiana.
Gianmarco Morosini
Gianmarco Morosini
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