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Scuola e covid: come la pandemia ha modificato l'apprendimento

Dal digitale all'importanza del ritorno al contatto umano, ne abbiamo parlato con il sociologo Franco Amicucci

di Giacomo Barducci
12 lug 2022
l'intervista a Franco Amicucci
l'intervista a Franco Amicucci

Come sarà l’apprendimento nel post covid, dopo l’ondata digitale del lockdown? Sarà sempre più ibrido, fisico e digitale, con innovazioni che saranno sempre più accentuate. Così il sociologo Franco Amicucci analizza il ritorno, post pandemia, sui banchi di scuola: "L'apprendimento - afferma - dovrà intanto recuperare quanto si è perso in questi ultimi anni. Quello che più è mancato è soprattutto il lato emotivo, della relazione umana. Sui bambini e sugli adolescenti c'è da fare tutta un'attività, anche nuova per gli insegnanti, che è quella di recuperare l'agire sociale. La paura, l'isolamento, ha creato in tutto il mondo la necessità di recuperare questa dimensione".

"Per quanto riguarda l'apprendimento nel senso più tradizionale - aggiunge - questo è stato un periodo dove abbiamo anche scoperto cose nuove. L'apprendimento può essere potenziato, se c'è un bravo docente, anche dal digitale, che non è un nemico ma può essere un potenziamento dell'apprendimento. Il docente dovrà quindi sempre più evolvere verso una figura di mentore, cioè che aiuta il giovane ad apprendere, a sapersi muovere con spirito critico nella rete, saper fare domande, dialogare con gli altri, distinguere notizie false da notizie vere, a sviluppare spirito critico. Un docente quindi che non fa solo lezione ma accompagna il processo di apprendimento".

Nel servizio l'intervista a Franco Amicucci (Sociologo)







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