Scuola e covid: come la pandemia ha modificato l'apprendimento
Dal digitale all'importanza del ritorno al contatto umano, ne abbiamo parlato con il sociologo Franco Amicucci
Come sarà l’apprendimento nel post covid, dopo l’ondata digitale del lockdown? Sarà sempre più ibrido, fisico e digitale, con innovazioni che saranno sempre più accentuate. Così il sociologo Franco Amicucci analizza il ritorno, post pandemia, sui banchi di scuola: "L'apprendimento - afferma - dovrà intanto recuperare quanto si è perso in questi ultimi anni. Quello che più è mancato è soprattutto il lato emotivo, della relazione umana. Sui bambini e sugli adolescenti c'è da fare tutta un'attività, anche nuova per gli insegnanti, che è quella di recuperare l'agire sociale. La paura, l'isolamento, ha creato in tutto il mondo la necessità di recuperare questa dimensione".
"Per quanto riguarda l'apprendimento nel senso più tradizionale - aggiunge - questo è stato un periodo dove abbiamo anche scoperto cose nuove. L'apprendimento può essere potenziato, se c'è un bravo docente, anche dal digitale, che non è un nemico ma può essere un potenziamento dell'apprendimento. Il docente dovrà quindi sempre più evolvere verso una figura di mentore, cioè che aiuta il giovane ad apprendere, a sapersi muovere con spirito critico nella rete, saper fare domande, dialogare con gli altri, distinguere notizie false da notizie vere, a sviluppare spirito critico. Un docente quindi che non fa solo lezione ma accompagna il processo di apprendimento".
Nel servizio l'intervista a Franco Amicucci (Sociologo)
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