Scuola: orario a tempo pieno o no?
Ma quella del tempo pieno è una battaglia già vinta in passato e che la Repubblica non intende accantonare.
Primo per venire incontro alle esigenze dei genitori che lavorano, secondo per offrire una offerta formativa la più ampia e completa. Terzo per lasciare la possibilità del fine settimana in famiglia. Allora qual è il problema? Il fatto è che parliamo di bambini, e come tali superimpegnati, se alla scuola aggiungiamo anche le altre attività pomeridiane.
Ecco che si pensa a riconsiderare non tanto il tempo pieno, quanto una modalità diversa che permetta all’alunno di sviluppare autonomamente il proprio tempo libero. Una ipotesi – dice il segretario Michelotti – è quella di comprendere nell’orario scolastico alcune attività extra, sorrette da metodo pedagogico: per esempio corsi all’ Istituto Musicale, sportivi del Cons, oppure di privati, vedi scuole di danza, riconosciuti. Attività che potrebbero creare un sistema integrato con la scuola. Per formare dei crediti formativi che andranno ad aggiungersi al credito che lo studente deve maturare per superare l’anno scolastico. Restano alcuni genitori, una minoranza, che chiede un modello diverso alla direzione scuole elementari. “ comunque va fatta una riflessione sul nostro sistema” per il direttore Francesco Berardi. E per il futuro si pensa anche di esportare il modello tempo pieno o prolungato nelle scuole medie. Un motivo su tutti: il fatto che molti ragazzi passano i loro pomeriggi nei centri commerciali.