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Seas. L'avvocato Petrillo precisa: "tutto deve essere ancora convalidato”

14 lug 2012
Seas. L'avvocato Petrillo precisa: "tutto deve essere ancora convalidato”Seas. L'avvocato Petrillo precisa: "tutto deve essere ancora convalidato"
Seas. L'avvocato Petrillo precisa: "tutto deve essere ancora convalidato" - -
La Società energie alternative sammarinese, Seas srl, era stata sospesa per un mese dal governo, dall’8 novembre al 9 dicembre 2010, quando era stata disposta la revoca del provvedimento. In Calabria, però, le indagini erano andate avanti dopo la trasmissione di documenti richiesti tramite rogatoria alla magistratura del Titano. Già a marzo dell’anno scorso risultavano due sammarinesi indagati dalla Procura di Catanzaro. Secondo il Gico di Catanzaro a Roberto Gobbi e al figlio Maximiliano è riconducibile la società sammarinese, che detiene il 19% della “Vent1 Capo Rizzuto srl”, proprietaria del parco eolico gestito, secondo gli inquirenti, dalla cosca Arena. Per il legale di Seas, Alessandro Petrillo, la serenità dei suoi assistiti è totale: “Già il fatto che non siano stati colpiti da alcun provvedimento di natura personale – commenta – la dice lunga sulla discutibilità dell’ipotesi accusatoria coltivata dalla Procura di Catanzaro. Il provvedimento tanto per cominciare dovrà essere convalidato dal Gip. Noi avevamo presentato un corposo dossier per documentare l’assoluta trasparenza e la tracciabilità dei movimenti finanziari della “Vent1 Capo Rizzuto” e quindi della Seas. Nella compagine sociale – aggiunge – figurano soggetti economici tedeschi di notevole spessore, il capitale sociale è pulito, men che meno dipende da presunte cosche calabresi”. Per il segretario all’Industria Marco Arzilli la sospensione era stata revocata “perché in quel momento non avevamo trovato elementi rilevanti dal punto di vista amministrativo – spiega – Ma gli uffici di controllo erano allertati, Aif e tribunale in prima linea, sapevamo che la gendarmeria si interessava del caso, ed ora questo provvedimento dimostra l’attenzione e il lavoro eseguiti dagli organismi preposti”.

Francesca Biliotti

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