Sede Rtv: "Attacchi alla commissione tecnica? Un intento palesemente strumentale alla situazione elettorale"
Il testo integrale della lettera aperta
Gentile Direttore, Egregio Presidente ed Egregi Signori Segretari di Stato della Serenissima Repubblica,
faccio seguito agli articoli apparsi sulla testata "L'Informazione di San Marino" di ieri, 30 novembre e in data odierna, relativamente al bando per la ricerca di un immobile, gruppo di immobili o di un'area per la nuova sede di San Marino RTV, facente capo alla Commissione di cui ho fatto parte come rappresentante esperto della Televisione di Stato.
Come sappiamo, la necessità di una nuova sede per la San Marino RTV è motivata, con urgenza, sia per la necessità di ritornare il Kursaal alla sua destinazione d'origine, sia dalla insostenibilità, funzionale, strutturale e in termini di sicurezza, come sede per la TV di Stato.
Non ho una approfondita conoscenza della testata in questione, né delle vicende cui si riferisce nei suoi articoli, ma traspare un intento - come anche evidenziato nel comunicato stampa di risposta da parte del Congresso di Stato - palesemente strumentale alla situazione politica ed elettorale che San Marino sta vivendo in questi giorni. Non ho nessuna intenzione di entrare nel merito di questo aspetto, per correttezza verso le Istituzioni Sammarinesi e anche perché sono un cittadino straniero. Ritengo deprecabile e poco etico che il giornalismo venga utilizzato in questo modo, con insinuazioni che colpiscono - per scopi terzi - la Professionalità dei Funzionari e Rappresentanti incaricati per la Commissione in questione.
A parte il fatto che - naturalmente - la Commissione e il Bando stesso non hanno "assegnato" alcun incarico o presunto appalto, come dicono gli articoli, né avevano potere e modo di farlo e questo di per sé evidenzia come il giornalista o non ha capito, o non ha voluto capire, l'argomento su cui ha così nettamente espresso il proprio punto di vista, ancor peggio imputa - senza evidentemente peritarsi di verificare - un intento manipolatorio se non illegale ai Funzionari incaricati e alla Commissione (che ha accettato di insediarsi e procedere coi lavori) quando dice che il secondo bando è stato appositamente costruito per definire l'area che è risultata quella indicata dopo le valutazioni. La corretta e attenta lettura del bando stesso e la sua comparazione con il precedente non possono che, al contrario, dimostrare che tra gli intenti vi erano assolutamente e indiscutibilmente:
- permettere di indicare ( questo era il compito, non l'assegnazione) una situazione che fosse un edificio esistente, un gruppo di edifici esistenti o un'area che fossero idonei alla costruzione della nuova sede di San Marino RTV;
- evitare che ci fosse la possibilità di costruire un nuovo edificio per la sede della Televisione di Stato in zone urbanisticamente non idonee, sottraendo terreni vergini al territorio.
Il testo del bando è stato vagliato e approvato, evidentemente, anche dai Dipartimenti della Funzione Pubblica, dell'Ufficio Progettazione, della Contabilità dello Stato e dall'Avvocatura dello Stato - che avevano i loro rappresentanti in Commissione. E' del tutto inverosimile che tali Uffici abbiano potuto avere, per di più di concerto, un intento come quello insinuato negli articoli. Men che meno, e voglio affermarlo a tutela della mia personale Dignità e della mia Professionalità, potevo avere, né ho, alcun interesse di alcun genere in nessuna delle proposte, vincenti o meno, esistenti o non esistenti, che riguardino la nuova sede di San Marino RTV.
Sarà compito, come è stata mia premura sollecitare con forza sin da ieri, del Presidente della Commissione, procedere a tutela della stessa, della propria Persona e dei Commissari, come riterrà più opportuno e meglio.
Ritengo comunque mio dovere rendere pubblico il mio sdegno per come è stata trattata la vicenda da "L'Informazione di San Marino": un modo che non rispetta la verità dei fatti (peraltro, nessun rappresentante o giornalista della testata in questione ha cercato di prendere contatto con me -e parlo per ciò che mi riguarda- per eventualmente verificare. Posto che personalmente ho rispettato rigorosamente il silenzio e la riservatezza d'obbligo, tanto che persino la TV di stato che io rappresentavo, non era a conoscenza dei risultati e non ne ha dato notizia, Fino a questo momento, certo, in cui mi sono sentito chiamato in causa e i risultati sono ormai pubblici).
Ritengo sia una grave mancanza di serietà mettere in dubbio strumentalmente la Professionalità di Commissari incaricati - e quindi in particolare della mia Persona per scopi che nulla hanno a che vedere con l'essenza della vicenda e con l'attività degli stessi. Tanto devo, al momento, a riguardo, riservandomi ogni eventuale azione legittima a tutela del mio Buon Nome.
Sinceramente
Arch. Vincenzo DI DATO