A sedici anni vittima degli effetti di un consumo incontrollato di alcolici. Il ragazzo, avvertiti i primi sintomi di malessere, si è rivolto subito ai sanitari sammarinesi che hanno disposto il ricovero in terapia intensiva. Una brutta avventura dall’esito comunque positivo: il giovane è stato dimesso. E’ l’ultimo caso di un fenomeno attuale tra le nuove generazioni, sintomo di un forte disagio giovanile. Se ci si interroga sulle cause, emergono aspetti che spesso fondano le proprie radici nell’ambiente famigliare, ma non solo. I motivi che inducono gli adolescenti ad abusare di alcool sono connessi anche alla difficoltà di raggiungere l’indipendenza, aspirazione che notoriamente ruota intorno alle condotte adolescenziali. A ciò si aggiungono il piacere del rischio, il desiderio di trasgredire, la mancanza di interessi e l’assenza di obiettivi, la scarsa autostima e la dipendenza dal gruppo dei coetanei, tutti fattori che possono indurre a situazioni di tossicodipendenza. Conseguenze però anche di un costume sociale diffuso– puntualizza Sebastiano Bastianelli, responsabile del Servizio Neuropsichiatrico dell’Ospedale di Stato. I giovani sono figli del loro tempo e si adeguano ai dettami del mondo che li circonda, dove bisogna essere sempre al massimo e mostrare fragilità non è contemplato. Appoggiarsi ad agenti chimici e sostanze disinibenti – continua – dà l’impressione di poter risolvere problemi che con le proprie forze sembra difficile affrontare. La prevenzione migliore verso i rischi di abuso deve essere comunque basata su legami famigliari saldi e sicuri, necessari per la costruzione di una personalità preparata a fronteggiare le situazioni della vita.
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