Segretario di Stato Stefano Canti: "Il nuovo Ospedale sarà la principale opera pubblica della Repubblica di San Marino"
Presentato alla Sala Montelupo di Domagnano il progetto preliminare. Costo ipotizzato 100 milioni. Potrebbe essere pronto nel 2027-28.
“La dobbiamo considerare – afferma il Segretario al Territorio Stefano Canti – come la principale opera pubblica della Repubblica di San Marino”. Il piano particolareggiato per il futuro Ospedale è già stato approvato in prima lettura in commissione politiche territoriali. Ora è previsto un iter burocratico-amministrativo accelerato dopodiché sarà emesso il bando di concorso per la progettazione esecutiva e il conseguente bando per la costruzione. Verrà realizzato nella zona ora destinata ai parcheggi della cardiologia. “Un'opera necessaria”, ha spiegato il Segretario alla Sanità Roberto Ciavatta, visto che l'ospedale attuale non è antisismico, antincendio e con costi di gestione insostenibili anche per gli elevatissimi consumi energetici. La nuova struttura si svilupperà su una superficie utile di 35.000 mq, come quell'attuale, ma con una ottimizzazione degli spazi, una maggiore attenzione alla privacy e al benessere dei pazienti, più spazi verdi. Ci sarà anche un eliporto.
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Il progetto preliminare è stato realizzato con la collaborazione del Politecnico di Milano. Almeno 15 le manifestazioni di interesse, già pervenute, da potenziali costruttori e finanziatori. Il Segretario Ciavatta ha ipotizzato che possa essere pronto per il 2027-2028. Per il finanziamento– costo stimato 100 milioni - è prevista una partnership pubblico privato: “Su questo desidero essere chiaro. La sanità – dichiara il Segretario al Territorio Stefano Canti – oggi è pubblica e resterà pubblica”. L'investitore privato, a cui spetterà anche la manutenzione, verrà remunerato con un canone per un certo numero di anni e la concessione in gestione di alcuni servizi ma, precisa Canti: “Non si tratta di servizi sanitari che invece rimarranno di natura pubblica. Per servizi intendiamo, per esempio, il bar o altri servizi che possono essere connessi all'attività ospedaliera”. L'attuale struttura continuerà ad operare e verrà interamente demolita, una volta ultimata la nuova, ad esclusione della palazzina dell'Ufficio d'Igiene.
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