Sit-come e soap opera, mini serie e reality. La fiction impazza su tutti i palinsesti televisivi, in chiaro e satellitari, pubblici e privati. A discuterne, fino a domenica, esperti di comunicazione e di studi semiotici, ma anche professionisti del mondo del piccolo schermo. “Fiction cariche di valori, di contenuti simbolici ed emotivi che hanno un influsso sociale innegabile – ha detto il rettore Giorgio Petroni – e per questo è giusto indagare il fenomeno a livello culturale”. “La fiction incide pesantemente sui modelli culturali – ribadisce il segretario alla Cultura e Pubblica Istruzione, Francesca Michelotti – Diviene importante, soprattutto con un occhio di riguardo alle nuove generazioni, insegnare gli strumenti per una interpretazione critica, valorizzando gli aspetti più creativi della televisione, perché possa trasmettere e costruire modelli positivi e meno massificanti”. Ad introdurre i lavori Maria Pia Pozzato dell’Università di Bologna; come moderatore Giorgio Grignaffini, Responsabile Fiction di Mediaset. Gli interventi di Isabella Pezzini, Cinzia Bianchi, Annamaria Lo Russo e Patrizia Violi hanno affrontato vari aspetti: da una indagine sulla fiction italiana, a quella di carattere storico, ai documentari, per poi lasciare spazio ai dottorandi con un workshop di analisi semiotica della serialità, come modello narrativo della fiction. Sabato, fra gli interventi, Carlo Freccero della RAI . Domenica Umberto Eco chiuderà i lavori.
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