La serata di Sottomarino: “Mafiopoly, un gioco anche sammarinese”
“Dobbiamo prendere in giro la mafia; disonorare gli uomini d’onore”. E’ la parola d’ordine di Pino Maniaci, direttore di Telejato; combattente di razza, con l’eterna sigaretta tra le labbra. E’ stato lui il protagonista principale della serata organizzata dall’associazione “Sottomarino”. Ha raccontato di come viva costantemente sotto assedio un giornalista coraggioso a Partinico: comune di 30.000 abitanti ad alta densità mafiosa. Nel 2008 un pestaggio brutale ad opera del figlio di un boss, e poi una serie interminabile di intimidazioni, di minacce, di attentati. Ma Pino Maniaci non ha mai mollato continuando a denunciare, sulla sua piccola TV, i crimini delle cosche. “Fate attenzione – ha avvertito -, se dalle nostre parti tutti sanno chi sono i mafiosi del Paese, al Nord il fenomeno è molto più nascosto, ma presente. E spesso si ricicla denaro nel mattone”. Da qui uno sguardo al Titano, dove il numero degli immobili sfitti è elevato. Nell’intervento di Gian Luca Monaldi, presidente dell’associazione edili sammarinesi non sono mancati riferimenti alla vicenda Fincapital. Tra i presenti anche Davide Grassi, di SOS Impresa Rimini - che ha parlato del fenomeno dell’usura nel circondario - e poi David Oddone e Antonio Fabbri: autori del libro “Mafie a San Marino”.
Gianmarco Morosini
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