Settore turistico commerciale al collasso: impellente lo stanziamento dei ristori
OSLA e USOT chiedono di accelerare le procedure per dare ossigeno a settori duramente colpiti dall'ondata pandemica
Impellente lo stanziamento dei ristori per contenere il collasso del settore turistico commerciale. Così Osla e Usot che intervengono dopo l'ultimo decreto. Il Governo, scrivono, deve accelerare con le procedure per dare ossigeno ai settori che più di tutti hanno sofferto le norme anti coronavirus e che ancora oggi vengono duramente limitati nelle proprie attività.
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Da oggi bar e ristoranti possono nuovamente ospitare clienti, con tutte le precauzioni del caso ma il servizio dovrà terminare alle 18:00. Da non dimenticare anche la drammatica situazione delle strutture ricettive che, seppur formalmente aperte, sono impossibilitate a lavorare non solo a causa delle limitazioni previste dalle normative interne ma anche dal sostanziale divieto di spostamento dall‘Italia e anche dagli altri Paesi del mondo.
Capiamo la necessità di armonizzare le nostre regole con quelle dei territori circostanti, spiegano Osla e Usot, ma eliminare aperitivi e cene significa ridurre drasticamente la possibilità di incassare. È fondamentale, concludono le associazioni, poter tornare quanto prima a lavorare in maniera regolare, a pianificare con un po’ di anticipo, a guardare il futuro con un minimo di ottimismo. Ovviamente con tutte le precauzioni anti contagio necessarie.
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Per tutti questi motivi diventa impellente lo stanziamento degli annunciati ristori. Non c’è più tempo e non ci sono più scuse ora che sono arrivati i 150 milioni del prestito ponte. Il governo deve accelerare con le procedure per dare ossigeno ai settori che più di tutti hanno sofferto le norme anti coronavirus e che ancora oggi vengono duramente limitati nelle proprie attività.