“Chi sono gli uomini che giudicano i nostri corridori?” La famiglia Pantani torna a parlare dopo il recente caso di positività per Contador. Ciò che stupisce i genitori del pirata è il modo in cui la federazione ha gestito la vicenda e ancor di più la reazione di tutte le componenti del ciclismo di fronte alle dichiarazioni del Capo della Procura antidoping Ettore Torri, secondo il quale tutti i corridori sarebbero dopati. In una lettera indirizzata al Presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale, la famiglia Pantani mette a confronto l’atteggiamento garantista riservato al campione spagnolo, positivo all’ultimo Tour , e quello giustizialista adottato nei confronti del figlio, fermato al Giro del ’99. “Ci sembra grave che nostro figlio da allora debba convivere con l'accusa di doping, nonostante quel controllo non potesse dimostrare nulla. L'ematocrito era un sintomo rivelatore? Lo sono anche i frammenti plastici di Contador, ma il clamore è stato decisamente inferiore.” E ancora “Perché l’Uci non ha tutelato Marco come oggi tutela tutti i suoi atleti?”. A 11 anni di distanza dall’episodio di Madonna di Campiglio, che determinò il declino sportivo e umano del figlio, la famiglia Pantani chiede che venga rivista l’intera vicenda, in maniera tale da restituire alla figura di Marco la dignità che merita.
>> Da 6 anni senza Marco Pantani
Corrado Ravaioli
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