La Sar spa, società aeroporti Romagna, deve diventare la holding che gestirà i due scali di Rimini e Forlì. In questa fase la Regione partecipa al progetto con 1,5 milioni di euro, ogni ente locale a Rimini e a Forli' con la quota simbolica di 10mila euro a testa. Il consiglio provinciale di Forlì Cesena ha già accolto la realizzazione della holding dei cieli romagnoli e oggi quello di Rimini ha finalmente rotto il silenzio. Il periodo di pausa si è sbloccato e il consiglio provinciale ha votato a maggioranza l’entrata nella società unica Sar spa: la delibera prevede il conferimento di tutte le quote di Aeradria e Seaf. Ci sarà anche il passaggio al consiglio comunale di Rimini. Per quanto riguarda la governance, Sar sarà inizialmente amministrata da un Cda composto da 3 membri, di cui uno designato dalla Regione, con la carica di presidente, uno nominato di comune accordo dalla Provincia e dal Comune di Rimini attraverso Rimini Holding spa e il terzo designato dal Comune di Forlì, attraverso la rispettiva holding Livia Tellus Governance spa, e dalla Provincia di Forlì-Cesena. Spostandosi a Forlì, la settimana scorsa i soci di Seaf hanno votato l'ennesima ricapitalizzazione della società al minimo consentito: 3.098.000 euro. La società forlivese a capo dello scalo Ridolfi ha chiuso il 2010 con quasi 10 milioni di euro di passivo (per quest'anno il protocollo Sar ne calcola almeno cinque), per Aeradria il 'rosso' è stato di circa 2,5 milioni. Nella delibera della società unica, comunque, è scritto che "gli attuali soci faranno fronte alle eventuali perdite di esercizio delle stesse società" ciascuno per conto suo. Infine, nel capitale sociale di Sar si prevede l'ingresso di un partner industriale con un bando ad hoc nei prossimi mesi e la definitiva incorporazione nella holding Rimini-Forlì di Aeradria e Seaf, una volta condiviso con Enac l'iter necessario da percorrere.
Valentina Antonioli
Valentina Antonioli
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