28LUGLIO

Si celebra la Festa della Libertà che ricorda la caduta del fascismo sul Titano

Quando crollò il fascismo italiano nel '43, crollò, dopo appena tre giorni, anche quello sammarinese: era il 28 luglio. A San Marino si tenne un grande comizio: il teatro Concordia di Borgo era colmo di gente del popolo (artigiani, agricoltori, casalinghe, ed impiegati). Fu sciolto il Partito Fascista Sammarinese, e a partire dal 4 agosto la Guardia Repubblicana e le varie organizzazioni fasciste; la spinta liberatoria degli eventi suggerì da subito elezioni anticipate, che avvennero in tempi stretti, il 5 settembre.

Ma il fascismo sammarinese scomparve definitivamente solo nel settembre del '44 dopo che a San Marino entrarono le truppe inglesi che occuparono il territorio della Repubblica per due mesi. Nel frattempo la Repubblica aveva vissuto l’angoscia del passaggio della guerra nei territori del riminese, cercando strenuamente di vedere riconosciuta la propria neutralità. Nonostante i bombardamenti britannici, che causarono 60 morti, e le incursioni di truppe tedesche, il territorio uscì quasi indenne, tanto da accogliere migliaia di rifugiati provenienti dalle regioni italiane confinanti. Il fascismo sammarinese ebbe degli aspetti che esulavano dall’ideologia, esprimendo anche qui una sua originalità, sempre legata all’autonomia e specificità della storia del Titano.

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