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Si complica il caso Smi-Carifin

22 giu 2011
Le infinite ricusazioni, soprattutto per il caso Biagioli, hanno probabilmente messo a dura prova la sua pazienza. Il professor Canestrari ha così deciso di rassegnare le dimissioni dall’incarico di giudice per i rimedi straordinari e il tribunale perde un altro pezzo. Ultimamente era stato chiamato in causa anche sul caso Smi-Carifin. Il primo arriva dalla Procura di Roma, che indaga sui legami del conte Pasquini con la finanziaria sammarinese, la Smi appunto, e la società Anphora. Almeno 1.200 i nomi coinvolti, alcuni anche noti nel mondo dello spettacolo e dell’imprenditoria. Tra i ricorrenti anche la mamma di Valentino Rossi. Il caso Carifin arriva invece dalla Procura di Forlì, che nell’inchiesta Varano cerca di far luce su un’ottantina di clienti della finanziaria della Cassa di risparmio. A marzo il giudice di terza istanza, Lamberto Emiliani, aveva respinto i ricorsi dicendo che chi li aveva presentati non era legittimato a farlo. I ricorrenti lo hanno ricusato, ma il professor Canestrari ha respinto tutto. A questo punto i ricorrenti hanno sollevato un’eccezione di legittimità: a loro dire è incostituzionale che non abbiano la possibilità di fare ricorso. Venerdì si doveva discutere questa eccezione ma nel frattempo ne è arrivata un’altra, su una presunta incompatibilità del giudice Emiliani che si è già pronunciato su questi fatti. Ci vorrebbe insomma un altro giudice. Venerdì il professor Emiliani dovrà dunque decidere se l’eccezione è manifestamente infondata, in caso contrario dovrà inviare tutto ai garanti.

Francesca Biliotti

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