All'indomani del primo turno delle elezioni presidenziali gli organi di stampa mettono in risalto due dati inattesi: il vantaggio dell'ex premier Borut Pahor, che con il 40% delle preferenze a sorpresa ha vinto contro il presidente uscente Danilo Turk, e l'affluenza alle urne di appena 47,7%, la più bassa in assoluto di tutte le elezioni tenutesi finora in Slovenia. La campagna elettorale per il ballottaggio, previsto per il due dicembre, "si prospetta molto più vivace e scontrosa – scrivono i quotidiani - poiché entrambi i candidati dovranno far emergere le differenze tra di loro, soprattutto le posizioni verso la politica di risparmio e di risanamento delle banche" messa in atto dal governo conservatore di Janez Jansa.
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