Sicurezza sul lavoro, CSU: “Valore non negoziabile”; USL: “Rilanciare la cultura della prevenzione"
Domenica la giornata mondiale per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro promossa dall'ILO, Organizzazione Internazionale del Lavoro
“Sicurezza e prevenzione. Un binomio inscindibile, un impegno prioritario”. Sono i segretari generali di Csdl e Cdls, Giuliano Tamagnini e Gian Luca Montanari a richiamare il quadro ideale, insieme alla situazione a San Marino: 412 casi l'anno, in media, negli ultimi 6 anni; un totale di poco più di 7mila giorni di malattia. Nello stesso periodo, 1 incidente mortale, 2 nei 6 anni precedenti.
“La sicurezza della vita dei lavoratori è un valore non negoziabile - dicono ancora denuciando: “C'è tanto da fare per sconfiggere l'idea per cui la sicurezza sia un costo piuttosto che un investimento, etico e produttivo” evidenziando come invece spesso ci sia un “rapporto stretto proprio fa insicurezza e improduttività” e una correlazione fra infortuni e lavoro nero. Invocano cultura della prevenzione sui luoghi di lavoro, rispetto delle regole antinfortunio, mentre a governo e istituzioni chiedono di investire nelle attività ispettive. “Controlli e certezza della pena quale deterrente”, segnalando una anomalia: “a fronte di una legge che prevede l'avvio automatico del procedimento penale in caso di prognosi superiore ai 30 giorni, solo in poche occasione scatta poi la denuncia in tribunale”: un caso su 80 infortuni nel 2017, un caso su 64 nel 2018.
“Rilanciare la cultura della prevenzione”: è l'appello che l'USL lancia a Istituzioni, imprese, lavoratori. Chiede ambienti di lavoro sicuri, nella definizione di responsabilità e compiti per tutti i protagonisti. Chiede di potenziare formazione e informazione, insieme al rafforzamento dei controlli e all'aggiornamento delle normative.