Simboli di solidarietà: allevatori e agricoltori prestano camper ai colleghi terremotati nelle Marche

Una vita di lavoro e sacrifici: tutto distrutto, o quasi. Il terremoto ha costretto gli abitanti di interi centri abitati a spostarsi sulla costa, negli hotel e in altri luoghi di accoglienza. Ma ci sono situazioni in cui non è possibile muoversi, perché gli animali hanno bisogno dell'uomo. E' il caso degli allevamenti: bestiame senza più una stalla o in edifici lesionati; pecore e vitelli lasciati al pascolo minacciati dai lupi.

In aiuto dei colleghi marchigiani sono arrivati gli agricoltori e gli allevatori di tutta Italia. Oggi a Pievetorina, nell'alto Maceratese, la consegna di 5 camper da parte della Coldiretti appartenenti a colleghi di tutta Italia. E sono in arrivo altri 22 mezzi.

Dalla Regione spiegano che sono circa 350 le aziende zootecniche marchigiane che hanno chiesto di eseguire controlli di agibilità alle proprie strutture. Al momento, ne sono stati eseguiti 180. E' emersa la necessità di un centinaio di moduli per accogliere bovini, circa 70 per gli ovini e una decina per i suini. Sono più di 60mila i capi allevati nelle zone colpite dal sisma.

Vanno poi aggiunte le 70 casette donate dal Friuli, gli aiuti già stanziati e quelli annunciati dal Governo.

Mauro Torresi

Nel servizio, l'intervista a Roberto Moncalvo, presidente nazionale Coldiretti

I più letti della settimana:

Questo sito fa uso di cookie, anche di terze parti, necessari al funzionamento e utili alle finalità illustrate nella privacy e cookie policy.
Per maggiori dettagli o negare il consenso a tutti o alcuni cookie consulta la nostra privacy & cookie policy