Il Sindaco di Gela sul Titano per un "no" comune alla mafia
La Segreteria di Stato per la Giustizia, insieme alla Fondazione Caponnetto, lo hanno voluto a San Marino per parlare di legalità e lotta al crimine organizzato.
“Una scelta -spiega il responsabile politico della giustizia Ivan Foschi- che vuole dare valore istituzionale alla legalità, che significa riconoscersi nel principio che l’esercizio della libertà deve fondarsi sul rispetto della legge”.
Rosario Crocetta ha raccontato ai sammarinesi e agli studenti delle superiori che la mafia non è solo un fenomeno criminale, che non agisce mai al di fuori del sistema ma che spesso fa parte del sistema.
Gela è la cittadina degli attentati: ogni giorno si registra l’incendio di un’auto. Ed è anche il regno del clan Emmanuello. I tre fratelli del boss morto sono in carcere per mafia e omicidi, ma la cosca continua a gestire gli affari servendosi di giovanissimi manovali.
“Invitare me per parlare di mafia -ha detto Rosario Crocetta alla Reggenza-non è solo un atto di ospitalità ma di convinzione. Significa ribadire che i cittadini sono veramente tali se esistono dei diritti e dei doveri”. Iniziative come quelle di San Marino sono utili non solo per mantenere il territorio libero dalla mafia ma anche per affermare libertà e democrazia. “Nessuno -hanno sottolineato i Capi di Stato- può ritenersi al riparo o meno vulnerabile dalle logiche di certi interessi deviati e banditi dalle leggi. Supporre di essere immuni ci espone a rischi ancora maggiori, che potrebbero coglierci impreparati a combattere fenomeni ispirati da organizzazioni particolarmente insidiose nell’infiltrarsi nel tessuto economico-sociale e abili nell’evitare di essere contrastate. Ecco perché è fondamentale sensibilizzare i cittadini, perché solo contrastando coralmente e sul piano culturale questo rischio si può rinsaldare l’alleanza fra istituzioni e mondo imprenditoriale ed economico”.