Storie di legami dalla quotidianità faticosa, che si scontrano prima di tutto con la burocrazia, visto che le unioni civili tra persone dello stesso sesso non sono ancora trascrivibili a San Marino. E così un italiano, che vive da quattro anni con il compagno sammarinese sul Titano, non riesce a produrre documenti necessari per rinnovare il permesso di coabitazione ai fini solidaristici e di mutuo aiuto, salutata in Repubblica tre anni fa come un primo passo verso l’apertura alle coppie gay. Non può perché è richiesto il certificato di stato libero ma il 27 giugno dello scorso anno in Italia la coppia si è unita civilmente, ed il certificato di stato libero non può esser rilasciato per ovvi motivi. Per il comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare sulle unioni civili, l’occasione per ribadirne l’urgenza “il testo deve ancora andare in commissione dopo la prima lettura” ribadisce Paolo Rondelli del comitato.
Una delle questioni più sentite è sicuramente la reversibilità, ma più in generale il ‘non esistere’ per le istituzioni finisce per avere ripercussioni che pesano sulla quotidianità di chi ambisce allo stesso stato di famiglia. Ed è proprio la burocrazia a dettare i tempi: il 17 maggio il permesso di soggiorno in questione scadrà.
Nel video l’intervista a Paolo Rondelli, del comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare sulle unioni civili
Una delle questioni più sentite è sicuramente la reversibilità, ma più in generale il ‘non esistere’ per le istituzioni finisce per avere ripercussioni che pesano sulla quotidianità di chi ambisce allo stesso stato di famiglia. Ed è proprio la burocrazia a dettare i tempi: il 17 maggio il permesso di soggiorno in questione scadrà.
Nel video l’intervista a Paolo Rondelli, del comitato promotore della proposta di legge di iniziativa popolare sulle unioni civili
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