Importanti novità dalla Siria, dove il presidente Bashar al Assad ha annunciato per il 7 maggio le elezioni legislative. Nonostante ciò le violenze non cessano. “Più di ottomila persone sarebbero state uccise da quando, un anno fa, cominciò la rivolta”. Lo ha detto il presidente dell'Assemblea generale dell'Onu Nassir Abdulaziz al-Nasser. Senza perlatro specificare se – e in che numero – in questi bilancio rientrino soldati governativi o civili fedeli ad Assad. Ieri attivisti avevano diffuso le immagini dei corpi mutilati di 47 tra donne e bambini. Secondo Damasco si trattava però di civili sequestrati e successivamente trucidati – poiché fedeli al Governo – da bande dell’opposizione. Acquistano sostanza – inoltre – gli allarmi circa infiltrazioni di militanti di Al Qaeda nelle fila anti-governative. Un quotidiano algerino – citando fonti di intelligence e giudiziarie francesi e nordafricane – parla di contingenti di estremisti islamici affluiti in Siria passando dal confine turco.
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