Siria d'accordo: tregua per la Festa del Sacrificio
Damasco ha annunciato il proprio sì alla tregua proposta dall'inviato Onu-Lega Araba Lakhdar Brahimi in occasione dei 3 giorni della festa musulmana del sacrificio: l’”Haj” che vede centinaia di migliaia di persone ogni anno riunirsi alla Mecca. Operazioni militari interrotte a partire da domani mattina dunque; l’esercito aprirà il fuoco solo per difendersi da eventuali aggression. Nonostante questa apertura, tuttavia, queste ore sono state caratterizzate da una recrudescenza delle azioni terroristiche ad opera dell’opposizione anti-Assad. Il corpo senza vita di padre Fadi Haddad - Pope ortodosso - è stato ritrovato a nord di Damasco, poco lontano dal luogo dove era stato rapito da un gruppo di miliziani. Fonti governative avevano subito puntato il dito contro i ribelli; per la liberazione del religioso sarebbe anche stato richiesto un riscatto in danaro. Poche ore prima, a sud della Capitale, l’esplosione di un’autobomba aveva dilaniato 6 persone ferendone a decine. Fonti dell’opposizione, dal canto loro, avevano parlato ieri di 120 civili uccisi dalle forze governative: notizia che non ha trovato alcuna conferma da fonti neutrali.
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