Sarebbero almeno 57, secondo i dissidenti, le vittime fatte solo ieri dalla repressione del regime contro le manifestazioni antigovernative. La lotta ai "terroristi" – come li chiama il presidente Assad - è un dovere nazionale, tuona. La Lega araba chiede la fine immediata delle violenze, l'Arabia Saudita richiama l'ambasciatore a Damasco, mentre il segretario di Stato statunitense Hillary Clinton invita la Turchia a fare pressioni sulla Siria. A queste prese di posizione si aggiunge un nuovo appello del segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, al presidente Assad perché fermi la violenza sui civili.
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