Scontri tra esercito e insorti ed esplosioni in diversi quartieri ribelli, ad Aleppo, mentre a Damasco vasta operazione di perquisizioni. I ribelli hanno anche riferito di avere catturato un miliziano di Hezbollah inviato dal movimento a difendere “l'esercito sciita siriano contro bande armate sunnite”. La Turchia rafforza nel frattempo la sua presenza militare ai confini con la Siria mentre l’esercito riposiziona lanciamissili e blindati presso le basi nella provincia di Kilis. Il numero dei profughi e dei disertori siriani in fuga dai combattimenti e che hanno trovato rifugio in Turchia è salito a 60mila. Mentre si diffonde la notizia di un giornalista della tv iraniana Al Alam rapito dai ribelli siriani a Homs, si registra una manifestazione di solidarietà organizzata dall’Unione giornalisti siriani e operatori dell’informazione pubblica e privata di fronte alla sede dell’agenzia ufficiale di stampa SANA in onore del collega Ali Abbas, ucciso di recente a Damasco nella sua casa di Jdeidet Artouz.
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