Siria: ancora violazioni in maggioranza commesse dall'esercito

Siria: ancora violazioni in maggioranza commesse dall'esercito.
Resta "estremamente preoccupante" la situazione dei diritti umani in Siria, dove gravi violazioni continuano senza sosta in un contesto sempre più militarizzato, nonostante le parti abbiano accettato il piano Annan. Lo afferma la Commissione di inchiesta dell'Onu sulla Siria. La maggior parte delle gravi violazioni documentate dalla Commissione sono state commesse dall'esercito e dai servizi di sicurezza siriani ma ci sono stati abusi anche dai gruppi armati anti-governativi come esecuzioni sommarie di membri dell'esercito e delle forze di sicurezza, o di persone sospettate di essere informatori o collaboratori del regime. La pubblicazione del report nel giorno dell’insediamento del nuovo parlamento siriano frutto, secondo gran parte degli osservatori, di elezioni farsa.
L'atmosfera di insicurezza conseguenza della crisi siriana che si è diffusa in Libano dopo i recenti episodi di violenza. La settimana scorsa dieci persone sono morte nella città di Tripoli, nel nord del Libano, in combattimenti tra miliziani sunniti, schierati con l'opposizione siriana, e alawiti, favorevoli al presidente Bashar al Assad, che appartiene a questa branca dell'Islam sciita. Ma i timori più gravi sono sorti quando la violenza è arrivata a Beirut, nella notte tra domenica e lunedì. Due persone sono morte e altre 18 sono rimaste ferite in scontri anche in questo caso tra sostenitori e oppositori di Assad.

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