“Solo le urne possono decidere dell'avvenire del presidente”, lo ha detto il in un'intervista a Russia Today Bashar al Assad. Il leader siriano ha anche messo in guardia sulla possibilità di un conflitto "a lungo termine" con i ribelli se essi continueranno a ricevere sostegno dall'esterno. Duro il giudizio sul premier turco Erdogan: “In cuor suo - ha affermato - si crede ancora il Califfo, il Sultano degli Ottomani, e pensa di poter ancora dominare la regione come con l'impero Ottomano”. Intanto i ribelli proseguono negli attacchi terroristici e nelle esecuzioni sommarie dei ribelli. Un’ennesima autobomba – a Damasco – ha provocato la morte di 4 civili, tra i quali una donna. 20 militari sono rimasti uccisi, invece, in un attentato suicida nella cittadina di Ein Terme. Ieri un’emittente satellitare irakena aveva documentato lo sgozzamento di una bimba alawita. Oggi Press TV ha mostrato le immagini dell’uccisione a freddo di un ferito che implorava pietà.
E tra i bersagli degli insorti, da tempo, vi è anche la stampa. Una interprete di nazionalità ucraina – Anhar Kochnev -, al lavoro per una TV russa, è stata rapita da esponenti del cosiddetto “Esercito Libero Siriano”. In un video la donna afferma di essere ad Homs e – rivolgendosi alle ambasciate russe ed ucraine, e al Governo siriano – chiede che venga attuato quanto richiesto dai rapitori.
E tra i bersagli degli insorti, da tempo, vi è anche la stampa. Una interprete di nazionalità ucraina – Anhar Kochnev -, al lavoro per una TV russa, è stata rapita da esponenti del cosiddetto “Esercito Libero Siriano”. In un video la donna afferma di essere ad Homs e – rivolgendosi alle ambasciate russe ed ucraine, e al Governo siriano – chiede che venga attuato quanto richiesto dai rapitori.
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