Bombardamenti governativi sono avvenuti oggi su alcuni sobborghi e quartieri meridionali di Damasco, nella provincia di Daraa e a Homs, secondo i Comitati locali di coordinamento dell'opposizione, che forniscono un bilancio di 20 morti durante la notte e nella mattinata. Mentre la Croce Rossa Internazionale lancia l’allarme - non riesce a fronteggiare la situazione di emergenza nel Paese - un altro aereo armeno che trasportava aiuti umanitari è stato costretto ad atterrare in Turchia per la perquisizione del carico. Nessuna arma a bordo, il velivolo è stato quindi autorizzato a ripartire. E torna a parlare pubblicamente anche il presidente Bashar al Assad: “Non sono un burattino – ha detto ad una tv russa - sono siriano e quindi devo vivere e morire nel paese - ha spiegato, mettendo anche in guardia contro un intervento straniero che "avrebbe ripercussioni mondiali".
Il regime siriano è "l'ultimo baluardo del laicismo" – ha aggiunto - in una regione scossa da rivolte che hanno portato al potere movimenti ispirati all'Islam.
Il regime siriano è "l'ultimo baluardo del laicismo" – ha aggiunto - in una regione scossa da rivolte che hanno portato al potere movimenti ispirati all'Islam.
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