Si combatte anche per le strade della capitale Damasco ed è il segno che la situazione, già gravissima, sta precipitando. La Croce Rossa internazionale ha dichiarato che il conflitto è ormai così diffuso da essere classificabile a tutti gli effetti come "guerra civile". Sul territorio siriano ci sono gli ispettori di Onu e Lega araba che assistono impotenti alla carneficina. Nel conflitto, inoltre, come è già accaduto con la primavera araba, si è insinuata Al Qaida, contro il regime di Assad anche se con i ribelli siriani, Al Qaida, ha ben poco da spartire. Intanto proseguono gli sforzi diplomatici. L’inviato speciale delle nazioni unite Annan oggi si è recato a Mosca perché la Russia potrebbe avere un ruolo chiave in una soluzione non guerreggiata della crisi siriana. Il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov, però, proprio oggi ha definito "irrealistica" l'ipotesi di far dimettere volontariamente il presidente siriano Assad.
Riproduzione riservata ©
