Nuovo giro di vite dell'Ue contro il regime di Damasco, per indurlo a fermare le violenze e la repressione, tramite lo stop a investimenti delle aziende europee nel settore petrolifero. Ad annunciarlo è Catherine Ashton, Alto rappresentante Ue per la Politica estera. Il settimo pacchetto di sanzioni dei 27 Stati membri include "un divieto di investimento nel settore petrolifero siriano, che si aggiunge alle decisioni già assunte il 2 settembre scorso con il divieto di importazione del petrolio dalla Siria". E Amnesty International intanto denuncia l’orribile episodio di una ragazza di 18 anni arrestata in luglio, la cui salma sarebbe stata restituita alla famiglia orribilmente mutilata.
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